Palazzo Uffici
Schede primarie
Progettista: G. Minnucci.
Superficie coperta: mq 6.000; mc 117.000.
Inizio e fine lavori: 1937-1939.
Iniziato alla fine del 1937 e terminato alla fine del 1939, Palazzo Uffici, progettato da Gaetano Minnucci, fu la prima opera permanente ad essere completata nel vasto progetto dell'Esposizione Universale di Roma. Oggi sede di EUR S.p.A., può essere ritenuto, a ragione, l'edificio "pilota" per tutte le altre realizzazioni dell'E42.
La ricchezza e l'eleganza dei dettagli architettonici interni (come, ad esempio, la balaustra dello scalone del Commissariato) ed esterni, unitamente alla rilevanza dei particolari decorativi, fanno del Palazzo una delle opere più espressive dell'architettura mediterranea. Il bellissimo bassorilievo di Publio Morbiducci, all'ingresso principale dell'edificio, rappresenta "La storia di Roma attraverso le opere edilizie". Nella Sala Quaroni, al primo piano del Palazzo, si può invece ammirare il dipinto "La fondazione di Roma" di Giorgio Quaroni.
Il Salone delle Fontane
Situato al piano terreno di Palazzo Uffici, oggi sede di mostre ed eventi, il Salone delle Fontane, avrebbe dovuto ospitare la biglietteria dell'Eposizione Universale di Roma. Lo spazio è caratterizzato all'esterno da un porticato monumentale a pilastri. L’effetto scenografico complessivo è enfatizzato all'esterno dalla grande fontana luminosa suddivisa in tre bacini, rivestiti al loro interno da un mosaico alla veneziana verde opalino, e da giochi d’acqua che bagnano le zone perimetrali decorate a mosaico (opera di Severini, Rosso e Guerrini).
Il Rifugio antiaereo
Al secondo piano seminterrato si trova un “Rifugio antiaereo” realizzato sempre dall'architetto Minnucci e destinato ad ospitare i dipendenti dell'allora Ente EUR in caso di attacco bellico. Costituito da un volume di cemento armato completamente isolato dal resto dell'edificio, mediante un'intercapedine di 125 cm, si sviluppa su una superficie di circa 475 metri quadrati. Dotato di portelloni metallici antigas, venne fornito di una doppia dinamo azionata da due biciclette, così da attivare il sistema di ventilazione e consentire l'illuminazione elettrica degli ambienti.
CURIOSITÀ
Con la caduta del Fascismo, i simboli più evidenti del regime furono sistematicamente rimossi dal Palazzo. Scomparvero i sette fasci littori che affiancavano l'ingresso del Commissariato e, presso il cortile interno, scomparvero sia le aquile che decoravano la fontana, sia i simboli fascisti - opera di Andrea Spadini - che adornavano gli accessi secondari.
Anche le opere scultoree che decoravano originariamente il Salone delle Fontane vennero rimosse. Le teste bronzee di Vittorio Emanuele III e di Benito Mussolini, asportate dal Salone delle Fontane all'indomani della caduta del regime e collocate nei seminterrati del Palazzo, rividero la luce nel 2005. Dopo un attento restauro, due di esse sono oggi collocate all'interno della Sala Quaroni; mentre altre tre sono custodite nei depositi della Società, assieme ad una statua in bronzo di Fausto Coppi. Questa, di proprietà del CONI, verrà a breve trasferita a Castellania, in provincia di Alessandria, città natale del ciclista, nella sede dell'Associazione dedicata alla sua memoria.
Il complesso delle cinque teste bronzee venne esposto al pubblico, per la prima volta dopo la guerra, nel 2009 dall'artista pugliese Rossella Biscotti, che ne ha fatto oggetto di una mostra personale, presso la sede della Nomas Foundation, dal titolo Le Teste in Oggetto.
Leggi il Vincolo storico del 2004 (pdf)
Per approfondire:
♦ Carlo Bertilaccio e Francesco Innamorati (a cura di), EUR SpA e il patrimonio di E42, Palombi Editore 2004 - Roma.
♦ M. Calvesi, E. Guidoni, S. Lux (a cura di), E42. Utopia e scenario del regime. Urbanistica architettura arte e decorazione, Marsilio Editore 1987 - Venezia.
♦ T. Gregori, A. Tartaro (a cura di), E42. Utopia e scenario del regime. Ideologia e programma per l'«Olimpiade delle civiltà» Marsilio Editore 1987 - Venezia.
♦ EUR, guida degli istituti culturali; Leonardo Arte 1995 - Milano.
♦ E. Valeriani e F. Innamorati, EUR. Quartiere di architetture; De Luca Editori d'Arte 2012 - Roma.
♦ Costruzioni Casabella 1940, n°151-152-153, numero triplo dedicato al Palazzo Uffici;
♦ R. De Fusco, Storia dell'architettura contemporanea, Laterza 2007, Roma;
♦ C. De Seta (a cura di), Architettura e città durante il fascimo, Laterza, Roma-Bari 1976;
♦ G. Muratore, S. Lux, E. Cristallini, A. Greco (testi di), Il Palazzo dell'Ente EUR, Editalia, Roma 1992;
♦ S. Cassio (a cura di), Mobili di Palazzo. Il recupero degli arredi nel Palazzo degli Uffici, Kappa 1996, Roma.