Parco Centrale del Lago

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Superficie totale: mq 165.130 
 
Da sempre meta privilegiata di attività sportive e culturali, l'area è ricca di specie arboree ed arbustive tipiche dell'ambiente mediterraneo. Querce, pioppi, magnolie, olivi ed aceri sono ampiamente diffusi, mentre più rari sono gli esemplari di lauroceraso, ligustrum, pittosporo e conifere appartenenti alle più importanti specie e varietà.
 
Famosa è la Passeggiata del Giappone, che, disegnata nell’impianto generale e nei percorsi da Raffaele de Vico per essere un tutt’uno con il periplo dei giardini del lago, è stata completata con l’impianto in massa di prunus da fiore (ciliegi) donati dalla città di Tokyo. 
 
Non meno apprezzato il Giardino delle Cascate, probabilmente l'area verde più pregiata e suggestiva, realizzato con scogliere, pietre naturali e piante di diversa specie. Le Cascate, nel 2010, sono state oggetto di un'importante opera di ammodernamento del loro impianto di sollevamento delle acque. Pertanto è stato restituito alla vista della cittadinanza un gioiello della progettazione paesaggistica, realizzato negli anni '60, su disegno dell'arch. Raffaele De Vico.
 
Curiosità
Le cascate oltre ad aver fatto da  scenografia  al film “L'ultimo bacio” di Gabriele Muccino, assolvono anche ad una importante e duplice funzione tecnica. Da una parte, sono una fonte di ossigenazione delle acque del laghetto, dall'altra, costituiscono un elemento integrante del sistema idroelettrico di cui fanno anche parte la centrale di sollevamento di viale Oceania ed il serbatoio idrico principale meglio noto come “il Fungo”. Gli interventi di restauro, che hanno comportato un cospicuo impegno economico per EUR S.p.A., hanno anche avuto lo scopo di evitare interruzioni del sistema idrico, attivando un apposito sistema di bypass, una nuova rete ausiliaria che minimizzerà eventuali disservizi nel quartiere.
 
 
IL LAGO
 
Superficie totale: mq 85.120
 
La realizzazione del lago artificiale, ideata da Marcello Piacentini e prevista dal progetto originale dell'Esposizione Universale del 1942, come molte altre opere in progetto non venne portata a termine ed i lavori si limitarono alla realizzazione della cavea. Soltanto nel 1955 l'allora Ente Eur decise di riprendere e terminare i lavori, dotando tutta la zona circostante - sede di numerosi ministeri e uffici pubblici - di una consistente riserva idrica in funzione antincendio. I lavori terminarono proprio in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, regalando alla zona olimpica un nuovo e sorprendente elemento decorativo: un chilometro di lunghezza per una larghezza che varia da 60 a 130 metri; una superficie totale pari a 85.120 mq, con una profondità oscillante tra i 2 ed i 4 metri, per un totale di 220.000 mc di acqua.
 
Curiosità
Per ottenere l'invaso furono estratti mc 300.000 di terra e furono impiegati 150 operai per 300.000 ore lavorative. La spesa complessiva dell'opera, compresa la realizzazione delle cascate, fu allora di 2 miliardi di lire.