Roma Convention Center La Nuvola

Il Nuovo Centro Congressi dell'Eur, la Nuvola (EUR SpA)."Quando ho visto il progetto della Nuvola ho avuto uno shock estetico e ho capito benissimo perché era importante quella Nuvola all'Eur, un quartiere di archeologia architettonica legato a un'ideologia ma dove prevaleva la geometria della linea retta. Qui non ci si astrae dal territorio, vi si entra senza farsi assorbire, è un ossimoro architettonico, una nuvola incorporata che libera delle forze ” 

Parola di Achille Bonito Oliva, critico d'arte e accademico, in occasione di una lectio magistralis tenuta all'Università Sapienza di Roma con Massimiliano Fuksas, che della “Nuvola” -  il Nuovo Centro Congressi di Roma che ospiterà all'Eur eventi tra i più diversi, da mostre ad esposizioni, fino a spettacoli e naturalmente congressi – è progettista. 

Questo progetto viene da una riflessione che ha inizio negli anni '90: la trasvolata dell'Atlantico che facevo ogni quindici giorni mi dava un senso di questo nuovo rapporto che c'è tra il sopra delle nuvole e il sotto delle nuvole. Cercare di realizzare una geometria che parta dalla natura, che sia complessa ma sia anche realizzabile, è stato quello che abbiamo fatto qui.” Così proprio Massimiliano Fuksas sintetizza i principi che lo hanno ispirato, nell'intervista rilasciata al programma Rai di Giovanni Minoli La Storia Siamo Noi. “L'idea del progetto era quella di avere una specie di teca di vetro e all'interno avere un oggetto completamente privo di una geometria definita elementare, come si dice: euclidea. Quello che interessava di più erano gli spazi interstiziali, cioè quelli che vanno fra la parte della teca e sono compressi dalla cosiddetta Nuvola.


 
 
Il Nuovo Centro Congressi dell'Eur, la Nuvola (EUR SpA). Il Nuovo Centro Congressi dell'Eur, la Nuvola (EUR SpA). Il Nuovo Centro Congressi dell'Eur, la Nuvola (EUR SpA).

Un'opera internazionale, strategica, inserita in un contesto dominato da un linguaggio espressivo forte come il razionalismo architettonico degli anni Trenta e Quaranta; capace di misurarsi col passato e di manifestare quell’aspirazione al “nuovo” di cui l'Eur è ancora simbolo: elementi dalla forte identità materica e soluzioni tecnologicamente avanzate, per creare spazi armonici, fluidi, adatti ad un’umanità perennemente in viaggio e costantemente interconnessa.

Un nuovo punto di riferimento quindi, che entrerà nell'immaginario del quartiere: “dall'interno si vedrà l'esterno - continua Fuksas- e dall'esterno la notte si vedrà questa grande lampada e darà un segnale, un segno. Non abbiamo cambiato la geometria molto semplice dell'Eur ma la complessità l'abbiamo data all'interno”.

Il Nuovo Centro Congressi dell'Eur, la Nuvola (EUR SpA).Questo il senso dei tre elementi che, intersecandosi, compongono il nuovo complesso su una superficie costruita pari a 58.500 mq: la Teca, la “Nuvola” e la “Lama”. 
La Teca, orientata longitudinalmente, con struttura in acciaio e doppia facciata in vetro è il contenitore assolutamente stereometrico  - ad evocare le architetture dell'E42 - che racchiude al suo interno la “Nuvola”, fulcro del progetto, che ospita l'auditorium per 1.800 posti, la cui struttura è invece in nervature d’acciaio, rivestite per 15.000 mq da un telo trasparente di materiale innovativo. Una soluzione  capace di suscitare uno straordinario effetto visivo, amplificato dal confronto tra un’articolazione spaziale libera, senza regole – quella della Nuvola - e una forma geometricamente definita, come è lo spazio “scatolare” della Teca (altezza 40 m, larghezza 70 m e lunghezza 175 m) . 
 
L'albergo, la “Lama” (altezza 55 m, lunghezza 126 m e larghezza 14 m), che conta 439 stanze è stato invece pensato come struttura indipendente ed autonoma. 
 
Da un punto di vista congressuale il complesso, progettato all'insegna della più alto grado di flessibilità, ha una capienza che raggiungerà complessivamente quasi 8.000 posti, suddivisi tra l'auditorium all'interno della "Nuvola", le grandi sale congressuali e le sale minori per complessivi 6100 posti.  Al livello interrato naturalmente  è previsto un parcheggio per 600 posti auto. 
Rispetto al consumo energetico, è stato adottato un sistema di climatizzazione a portata variabile dell’aria condizionata che consente un consumo ottimale di energia in funzione dell’effettivo affollamento dei locali. Inoltre, sulla copertura della teca sono stati posizionati elementi fotovoltaici per una produzione naturale di energia elettrica e la protezione dell’edificio dal surriscaldamento, permettendo un sensibile risparmio sui consumi energetici rispetto a quelli necessari  utilizzando sistemi tradizionali.  
 
Non più post moderno, allora, ma ipermoderno, perseguendo una logica dell’accostamento, che si spinge fino alla giustapposizione e oltre, verso la sovrapposizione, ribadendo un principio di superiorità dell’insieme sulla somma delle parti. 
 
Dopo tutto da qui origina l’architettura di immagine, che da Frank Gehry in poi pone un nuovo concetto e mette in crisi uno dei capisaldi di Wright: form and function are one.