15 aprile - 15 giugno 2016: "CANTIERE PERIFERIE verso una CITTÀ NORMALE"
Roma, 12 aprile 2016 - Giovedì 14 aprile a Roma alle ore 18.00 presso l’Archivio Centrale dello Stato verrà inaugurata la mostra Alla ricerca di una città normale. Il ruolo dei quartieri di iniziativa pubblica nell’espansione urbana degli ultimi 50 anni in Italia, un contributo di conoscenza storica, scientifica e progettuale e di suggerimenti risolutivi nato dalla collaborazione del MiBACT - Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane con tre gruppi di ricerca delle Università di Roma, Napoli, Torino. Una rassegna su quanto è stato realizzato in Italia dal 1962 ad oggi nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica.
"Le periferie sono la vera sfida del XXI secolo, luoghi in cui vive, lavora e sogna la grande maggioranza degli abitanti delle nostre città. Organizzare questi spazi, connetterli ai grandi flussi metropolitani rispettandone le identità, restituire loro bellezza e armonia è il grande ruolo che gioca l’architettura in questo contesto" ha sottolineato oggi il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ricordando come il tema delle periferie e dello sviluppo delle città sarà il cuore del prossimo allestimento del Padiglione Italia alla 15 Mostra Internazionale di Architettura 2016 di Venezia.
"Le città pubbliche, in cui la cultura degli architetti e degli ingegneri ha incrociato positivamente le politiche del welfare, possono costituire uno dei motori di strategie allargate di riqualificazione e, spazio pubblico e servizi, sono il campo di azione su cui intervenire" afferma Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane. A partire dall’analisi dei quartieri di edilizia residenziale pubblica italiana (60 casi) selezionati volutamente di medie dimensioni (5000 ab) l’obiettivo della mostra è quello di portare all’attenzione di un ampio pubblico come dal '62 al '90 l’intensa attività realizzativa di edilizia d’iniziativa pubblica sia stata, uno dei momenti in cui la cultura degli architetti e degli ingegneri ha incrociato positivamente le politiche del welfare d’interesse pubblico divenendo in alcuni casi essi stessi considerati dagli abitanti come centro urbano e che hanno sviluppato un forte senso identitario.
La Mostra, concepita come un viaggio attraverso le regioni italiane a partire dalla Sardegna, e lungo tutta la penisola fino a risalire alle regioni settentrionali rappresenta e racconta nei due piani della grande sala espositiva dell’Archivio Centrale dello Stato un importante capitolo, e non solo costruttivo, della storia recente del nostro Paese. Al piano terra si percorre un viaggio organizzato per regioni tra immagini, video, materiali documentari, fotografie, modelli e disegni originali tutti provenienti dall’Archivio Centrale dello Stato. Attraverso un “percorso di cantiere”, una grande rampa conduce al piano superiore dove, un allestimento di forte impatto comunicativo presenta la sezione dedicata alle problematiche progettuali qualificanti e ricorrenti nelle periferie: il rapporto di isolamento o integrazione dei nuovi quartieri con il paesaggio urbano e naturale, gli spazi pubblici, le attrezzature, i diversi modi dell’abitare, i processi di trasformazione le relative azioni chiave da intraprendere per "prendersi cura" della città pubblica.
Per il Sud sono in mostra tra gli altri il Sant’Elia di Cagliari, lo Zen 2 di Palermo e Monterusciello a Pozzuoli, simbolo d’una qualità notevole per ideazione progettuale o situazione paesaggistica ma densi di problemi sociali e funzionali, qui particolarmente accentuati. Per il Centro, molti quartieri manifestano un felice legame con la morfologia dei luoghi segnati dai diffusi paesaggi collinari che danno vita ad impianti urbani peculiari. Di contro, appare purtroppo sostanzialmente fallito l’esperimento dei quartieri ispirati al criterio della grande dimensione e dell’integrazione tra residenza e servizi, come nell’intervento di Vigne Nuove a Roma. Al Nord, sul tema della densità abitativa, si afferma l’equilibrio tra case alte e basse, appare rinsaldato il senso di appartenenza degli abitanti in quei quartieri riqualificati funzionalmente mentre resta irrisolto il ruolo dei servizi di vicinato.
Alla conferenza stampa parteciperà il Ministro Dario Franceschini.
Interverranno inoltre:
Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e le Periferie Urbane
Eugenio Lo Sardo, Sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato
Pasquale Belfiore, Paolo Castelnovi, Piero Ostilio Rossi responsabili rispettivamente delle ricerche del Italia del Sud, Nord e Centro.
Comunicato stampa
Scheda mostra