COSA C'È DI VERO NELLA CHIUSURA DEL MUSEO D'ARTE ORIENTALE?
Roma, 30 ottobre 2017 - Molte notizie circolano sulla chiusura del museo d’arte orientale ‘Giuseppe Tucci’ in Via Merulana a Roma. Il Museo delle Civiltà, istituto autonomo che ha accorpato il museo, è bersaglio di petizioni, manifestazioni, post, con domande sul futuro del museo e delle sue collezioni, sulla valorizzazione del suo patrimonio, sulla possibilità di poterlo rivedere.
Ma le notizie riportate sono tutte vere? È stato chiesto agli “addetti ai lavori” qual è la verità? Qualcuno si è preoccupato di verificare?
Per risolvere le domande, i dubbi e le fake news che compaiono in rete ci rivolgiamo al direttore del Museo delle Civiltà, Filippo Maria Gambari.
Stanno circolando alcune notizie sulla chiusura del museo Tucci, cosa può dirci? "Il Museo delle Civiltà, in applicazione dei decreti istitutivi emessi nel 2016, è al momento fortemente impegnato nel trasferimento – e nel riallestimento molto rapido all’EUR in nuovi spazi – del museo d’arte orientale ‘Giuseppe Tucci’. Un compito complesso perché è la prima volta dallo spostamento un po’ tumultuoso all’EUR del Museo Pigorini tra il 1975 ed il 1977 che si rilocalizza in Roma un grande Museo Nazionale. Ben consapevoli di questo, dopo un’approfondita fase di progettazione, si è costruito un programma di lavoro che tutto il personale del MuCiv, che comprende anche il personale del MNAO con tutti gli specialisti delle singole sezioni, sta affrontando con grande professionalità e senso di responsabilità. Per motivazioni varie e non sempre chiare, che comunque per lo più non sembrano avere nulla a che vedere con la corretta informazione e con la seria partecipazione ad un di battito sulle scelte di politica culturale della Pubblica Amministrazione, sono state invece messe in giro da petizioni e da passaggi sui media e sui social network plateali fake news ".