Arte e Design

Nel design ogni progetto viene creato: pensato, analizzato ed infine disegnato ed eseguito. Ma ogni progetto può essere considerato anche un’opera d’arte? 
 
Bruno Munari, afferma che il design non dovrebbe avere uno stile personale ma inventarne di differenti a seconda di quello che intende comunicare, a differenza dell'artista, che deve essere riconosciuto tramite il suo stile.
 
Ebbene vi è un luogo dove l'arte e il design si mescolano, attraverso dipinti, mosaici, sculture, bassorilievi, statue, colonne, tarsie, pitture murali, vetrate, arredi, oggetti di design, bozzetti, progetti ed immensi cartoni preparatori. L'E42 oltre che una vetrina mondiale dell'architettura mediterranea, con il suo complesso di realizzazioni architettoniche, permanenti e non, fu infatti, anche un'importante rappresentazione della produzione artistica italiana nelle sue più diverse forme espressive, artistiche e di design.  Una città esposizione che avrebbe dovuto mostrare l'Olimpiade della Civiltà: colorata, fiammeggiante di mosaici e di pitture murali e affollata di statue, molto diversa dalla metafisica bianca e silente.  
 
Artisti, decoratori e designer, di cui tra gli altri Guerrini, Funi, Sironi, Severini, Prampolini, Depero furono esponenti significativi, vennero chiamati a realizzare progetti e opere per le architetture dell'E42. Di questa particolare filosofia, peraltro non portata a totale completamento a causa delle note vicende belliche, rimangono numerose testimonianze di grande valore artistico e scenografico molto apprezzate ancora oggi da numerosi ricercatori, architetti, studenti e persone che, da ogni parte del mondo, giungono in questi luoghi per poterle visitare.
 
Tra le opere dell'E42, particolare attenzione venne quindi attribuita anche alla progettazione e realizzazione degli arredi e degli accessori per i diversi edifici. Se la vicenda architettonica dell'E42 ebbe certamente il suo protagonista in Marcello Piacentini, anche le questioni – più sfortunate – delle decorazioni della città esposizione ebbero un loro riferimento in Cipriano Efisio Oppo, commissario aggiunto all'E42 e committente unico di tutte le opere d'arte. L'aspetto di grande novità consistette nella loro grande flessibilità e modularità che consentirono una grande elasticità allestitiva e versatilità di utilizzo. Nel Palazzo Uffici, in special modo, questa produzione raggiunse il suo massimo livello di qualità, anche perchè fu l'unico edificio ad essere terminato. Gli architetti Guglielmo Ulrich e Giorgio Gori vennero incaricati ad esempio rispettivamente della progettazione dell'arredamento di rappresentanza e di quello ordinario sotto la guida dell'architetto Gaetano MInnucci progettista del Palazzo Uffici. Molti esemplari della produzione storica degli arredi dell'E42 vengono abitualmente concessi in prestito da Eur SpA nell'ambito di mostre ed eventi espositivi in tutto il mondo.