Dal 12 marzo al 14 giugno 2015 l'E.U.R. in mostra all'Ara Pacis

Assonometria del Piano Urbanistico dell'E42 Bozzetto delle "Corporazioni" di Enrico Prampolini (Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari) "La Roma di Mussolini" di G. Guerrini (Archivio Centrale dello Stato) "Schema di illuminazione di Palazzo della Civiltà Italiana" G.Guerrini Bozzetto "Romolo fondatore" di G.Severini (Palazzo Uffici) Studio di allestimento del viale Imperiale (M. Piacentini)


A distanza di 80 anni dall'Esposizione Universale di Roma del 1942 che diede origine al quartiere E.U.R. – come noto mai tenuta per il procedere degli eventi bellici – un'altra città italiana ha accolto il grande evento universale: Expo Milano 2015. Per questo “Roma verso Expo Milano 2015” ha voluto fare dell'Urbe una vetrina d'eccezione per presentare le eccellenze culturali, turistiche e produttive. Questo il senso della mostra Esposizione Universale Roma. Dal Fascismo agli anni '60, ospitata al Museo dell'Ara Pacis dal 12 marzo al 14 giugno 2015, in concomitanza appunto con l'Expo Milano 2015, e promossa dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma - Assessorato alla Cultura e Turismo e da EUR SpA che ha concesso larga parte del materiale in mostra, in collaborazione inoltre con Istituto Luce Cinecittà e Teatro di Roma.

La mostra - a cura di Vittorio Vidotto - ha ripercorso le vicende del quartiere EUR attraverso alcuni passaggi fondamentali che ne hanno segnato la sua formazione e trasformazione: dal progetto interrotto dell’E42, una grande Esposizione Universale destinata a celebrare il genio italico nel ventennale della cosiddetta rivoluzione fascista, alla ripresa dei lavori – a partire dagli anni ’50 – e alla nascita del più moderno centro residenziale e direzionale di Roma. In questo contesto l'Eur, al contempo luogo della memoria e della modernità, della conservazione e dell'evoluzione, della contemporaneità e della trasformazione urbana, rappresenta un luogo d'elezione, nodo di collegamento tra Milano 2015 e Roma 1942 perché sintesi culturale di due città che in due secoli diversi hanno affrontato la grande sfida dell'Expò.

Anteprima della locandina della mostra "Esposizione Universale Roma. Dal Fascismo agli anni '60" Attraverso un ricco apparato documentario fotografico, filmico delle opere degli artisti e architetti coinvolti nel progetto dell’E42, il pubblico ha potuto riscoprire l’entusiasmo progettuale e insieme le contraddizioni – tra richiami al mito di Roma e slanci modernisti – del grande cantiere di quell’Esposizione Universale che mai vide la luce e tuttavia – già nelle intenzioni – tracciò le direttrici di una futura espansione urbanistica. Interrotti i lavori a causa della guerra, l’EUR cadde in uno stato di abbandono; di questo la mostra tenta di restituire un’immagine attraverso scatti sospesi nel tempo, tra occupazioni di truppe straniere, ricoveri per sfollati e lunghe vedute silenziose. L’allestimento è stato ideato dall’architetto Carlo Lococo. Organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Vedi le sezioni della mostra e consulta l'elenco delle opere esposte.

 

Nell'ambito della medesima iniziativa, il teatro Argentina e il Museo dell'Ara Pacis hanno ospitato dal 19 marzo al 21 maggio 2015 sei appuntamenti di approfondimenti dedicati al grande Evento. Tra gli off-shows più attesi il Teatro di Roma ospiterà la pièce teatrale a cura di Piero Maccarinelli, basata sul testo L'Esposizione Universale che il drammaturgo e regista Luigi Squarzina scrisse nel 1946. Per saperne di più scarica il pdf

 

Comunicato stampa
Introduzione di Vittorio Vidotto
Intervento Sindaco Ignazio Marino
Intervento Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli
Intervento Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce.
Rassegna stampa della mostra.
Articolo de Il Messaggero "E l'Ara Pacis celebra l'Eur, la città nuova di Piacentini" di Laura Larcan (29 aprile 2015).

 

Il PROGRAMMA DI VISITE organizzato, in occasione della mostra, ha fornito ai partecipanti l'occasione di scoprire dal vivo i caratteri artistici, architettonici e urbanistici di un quartiere unico al mondo per genesi e vicende storiche, grazie alla collaborazione con Open City Roma ed in concomitanza con lo svolgimento di Open House Roma 2015. L'intento è stato di illustrare, attraverso l'esperienza diretta, la storia del quartiere e delle sue più importanti opere, dalla loro ideazione fino ai progetti in corso. Il percorso guidato ha avuto come spina dorsale viale della Civiltà del Lavoro, l'Asse trasversale a via Cristoforo Colombo, che vede fronteggiarsi a distanza due capolavori del '900 quali Palazzo della Civiltà Italiana e Palazzo dei Congressi. In alcuni casi è stato anche possibile accedere in via straordinaria ad uno degli edifici monumentali, tra questi Palazzo Uffici, unico edificio ad essere terminato prima dell'interruzione dei lavori conseguente alla guerra. Scarica il programma in versione pdf.